FAIL (the browser should render some flash content, not this).


UNA CARTOLINA DA VIESTE

Clicca per scaricare

 

 

 



VIESTESERVIZI.IT

Telefono:

+39 347.4412693

+39 329.0788346

+39 0864.950116

e-mail:
prenotazioni@viesteservizi.it

VIESTE

Il paese maggiormente ad oriente del promontorio del Gargano e della provincia di Foggia. La particolare situazione urbanistica di Vieste viene legata al fatto che il Gargano, rispetto al resto della costa adriatica, rimane un corpo estraneo di origine carsica. Forma dunque un paesaggio montuoso caratterizzato da strati calcarei, spesso erosi dall'azione marina. Il paesaggio rende peraltro difficili le comunicazioni con i comuni vicini e con il capoluogo di provincia, Foggia, che dista peraltro 99 km. Il nucleo dell'abitato sorge su una piccola e rocciosa penisola, dalla forma piu o meno simmetrica e caratteristica per le sue due punte:Punta di San Francesco, rivolta verso est, rialzata e rocciosa: contiene il centro medievale, dato che questa parte della penisola offriva i migliori requisiti di sicurezza. In questa parte, ricca di vicoli, scalinate ed archi, si ritrova la maggior parte dei più prestigiosi edifici storici (Chiesa di San Francesco, cattedrale).
Costa di ViestePunta di Santa Croce, rivolta a nord, che a differenza della prima non si trova in posizione particolarmente rialzata. In questa zona, relativamente pianeggiante, il comune ha cominciato ad espandersi soltanto verso l'Ottocento. La formazione di nuovi quartieri portò successivamente la vita di paese (nuovo municipio, parco comunale, chiesa di Santa Croce ecc.) a gravitare sempre più verso questa parte. È da questa parte che si ritrova il porto di Vieste, tutt'oggi importante per le attività peschiere e per il traffico marittimo verso le Isole Tremiti, la Croazia e verso Manfredonia.
Tra le due punte si ritrova la piccola spiaggia della Marina piccola, rivolta verso il faro (ove vige divieto di balneazione). A sud della punta di San Francesco si ritrova la lunga spiaggia sabbiosa del Pizzomunno che inizia dalle rocce calcaree sulle quali fu costruita la città e che si estende verso sud in direzione di Pugnochiuso. Ad ovest della punta di Santa Croce, invece, si ritrova l'altrettanto lunga spiaggia di San Lorenzo, che a differenza della prima è ancora abbastanza ricca di spiagge libere. Inizia dal settore urbano edificato a partire dall'Ottocento (zona del porto) per estendersi verso ovest, in direzione di Peschici. La sua è una storia millenaria, intrisa di distruzioni e leggende: Apeneste e Merinum -città romane- appartengono a un passato storico,Pizzomunno a quello mitologico.
Quest'ultimo,un bianco monolito che si staglia, per 25 metri all'inizio della bellissima spiaggia che va incontro a Pugnochiuso, sarebbe stato -secondo la leggenda- un giovane tramutato in pietra a causa della gelosia delle sirene che avversarono la sua vicenda amorosa con la bella Vieste.
Di Vieste si parla per la prima volta intorno all'anno mille, tant'è che già nel 1118 divenne sede vescovile. Dal suo porto,nel 1176,partì per Venezia Papa Alessandro III dove incontrò l'imperatore Federico I.
Per secoli il borgo rimase libero da condizionamenti e conquiste.Solo nel 1554 -ma anche nel secolo successivo- Vieste dovette subìre il violento attacco dei turchi: per mano del corsaro Dragut cadde rovinosamente assistendo all'eccidio dei suoi cittadini.
Nel 1861 l'ultimo assalto, ad opera di truppe irregolari che appoggiavano i Borboni.Tra i suoi cittadini più illustri annovera un noto matematico, Lorenzo Fazzini.

Clicca sulla mappa per ingrandire

Visualizzazione ingrandita della mappa 

IL CASTELLO

Il castello, che emerge dal centro antico di Vieste, è un complesso fortificato a pianta triangolare, guarnito agli spigoli nord est ed ovest da altrettanti bastioni pentagonali. L'interno è costituito da tre ali di fabbrica che circoscrivono un cortile triangolare. La stratigrafia locale attribuisce la realizzazione del castello all'imperatore Federico II. Questi,a seguito del saccheggio messo in atto nel 1240 dai veneziani ai danni della città contribuì non poco a che si riedificasse la città protetta da una fortezza regale. Nel periodo angioino il castello è tenuto in efficienza.tra il XV e XVI la città è oggetto di 2 sanguinose distruzioni e Re Ferdinando volle rifornire di soldati e fortificare la fortezza. Dopo il 1554 il viceré Don Parafan de Alcalà provvide alla radicale ristrutturazione del sistema difensivo dell'intera città e del castello. Quest'ultimo venne munito di un poderoso bastione pentagonale a Nord. Nel 1646 il castello venne distrutto in buona parte a causa di terremoti,venne restaurato. Altri lavori,quale l'edificazione della cappella interna del castello è registrata nel 1677.Con l'ascesa di Carlo III di Borbone al trono delle due sicilie il castello di Vieste venne considerato "fortezza di prima calasse". Nel 1840 il castello venne disattivato con il conseguente ritiro delle truppe. Oggi il complesso monumentale è sede di un distaccamento della Marina Militare.

LA CATTEDRALE

Costruita nella parte alta della città,subito a ridosso della " 'Port d' d'al't' " ,la tradizione vuole che sia stata edificata agli albori dell'anno mille su un antico tempio pagano dedicato alla dea Vesta.
L'Innangi ritiene che il tempio fosse nella parte inferiore della Cappella del Battistero dove è ancora visibile nel suo ampio arco laterale a due colonne.
La Chiesa presenta pianta basilicale romanica a tre navate con due file di colonne e tre absidi terminali. Le colonne esistenti,nonostante le travagliate vicissitudini del tempo,sono di pregevole fattura e presentano una bellissima e varia lavorazione sculturea (animali,fiori ecc.).
La Chiesa che accolse il 9 marzo 1177 Papa Alessandro III,non aveva ancora le cappelle laterali.
Il terremoto del 1223 ,l'attacco devastatore dei Veneziani del settembre 1240 e la sua stessa precaria staticità resero necessari lavori di consolidamento che,intrapresi sotto l'impulso, secondo l'Innangi ,del 'Puer Apuliae' Federico II , consistettero nella costruzione delle cappelle laterali, nella riduzione dell'altezza della navata centrale e nella sostituzione delle capriate laterali con volte a crociera.
Questa nuova sistemazione è rimasta quasi inalterata fino ad oggi nonostante gli incendi del 1480 e 1554 e il terribile terremoto del 1646 quando parte del campanile e della facciata centrale insieme all'Episcopio e a molte case crollarono.
Successivamente la facciata fu tirata su alla meglio da maestranze locali,ormai si era perso definitivamente il suo splendore che in parte rifulge ancora nella parete laterale ancora visibile. Oltre al suo portale ricco e sormontato da un arco con motivi ornamentali a foglie, la parete presenta due protomi laterali zoomorfe leonine,più in alto un'altra di aquila.
La parete è arricchita da una finestra a doppia strombatura riccamente lavorata a palmetta e con tripla cornice.
L'8 marzo 1617 venne steso l'atto notarile con cui "l'università di Vieste" fece costruire la Cappella del popolo dedicata alla Protettrice di Vieste S.Maria di Merino.

Scoglio di materiale calcareo, alto più di venti metri, si erge imperioso proprio all'inizio della lunga "Spiaggia del Castello" nel lungomare E.Mattei.
Non si sa molto sul perché e come il grande masso si sia staccato dalla parete calcarea vicina, ma esistono varie leggende a riguardo, sicuramente poco scientifiche ma molto romantiche. Qui sotto vi proponiamo una leggenda popolare.

LEGGENDA DI UN TRISTE AMORE

Un tempo un giovanotto di Vieste si innamorò di una bellissima ragazza, i due si conobbero e strinsero un grande legame, ma qualcosa non andò bene e la causa fu proprio questo grande amore fra il giovanotto di nome Pizzomunno e la bella Vesta. Infatti lui era di famiglia povera e di pescatori mentre lei la figlia di un potente Dio. La famiglia della fanciulla si oppose a questo amore non conveniente ma i due continuavano a vedersi. La storia prese un aspetto drammatico quando il padre di lei pietrificò Pizzomunno sulla spiaggia ed esiliò al largo del Mare Adriatico la figlia. La leggenda narra infine che ad ogni luna piena Pizzomunno e Vesta si incontrano nel mare per un fugace bacio , ma anche che il giorno dopo ambedue ritornano alla rispettiva punizione

 

Powered by RDWEB © 2008 www.errediweb.it